La “sagrestia vecchia” è stato il primo elemento ad essere completato dal Brunelleschi nella basilica. Il Brunelleschi ne lasciò solo un’architettura pura, la quale fu poi arricchita e abbellita da Donatello. La cupola, per la sua struttura, è un puro riferimento al Pantheon a Roma. Gli affreschi della volta della cupola rappresentano le costellazioni, come apparivano su Firenze la notte del 4 luglio del 1442. Si suppone che la volta celeste sia stata dipinta da Giuliano d’Arrigo. Al centro, sotto la tavola marmorea con intarsi circolari in porfido, si trova la tomba di Giovanni di Bicci de’ Medici e Piccarda Bueri di Andrea Cavalcanti. Sotto la cupola vi sono svariati tondi eseguiti da Donatello, i quali portano colore alla struttura spoglia.
Sulla parete sinistra della cappella, in un’apertura decorata da una grata bronzea, si trova il monumento funebre a Piero e Giovanni de’ Medici, del Verrocchio, opera in marmo, bronzo e pietra serena, a cui si ispirarono numerose opere del Rinascimento fiorentino.
Nella chiesa troverete delle guide volontarie che vi daranno spiegazioni, la visita è stata molto bella e accurata.
Dopo aver visitato la basilica vi consiglio di andare a mangiare alla “ Trattoria Mario”. Non solo abbiamo mangiato molto bene, ma ha anche una caratteristica molto particolare, tutti si siedono come capita. Al nostro tavolo è capitato un ragazzo Indiano con il quale ho anche scritto un articolo, per saperne di più cliccate qui. È sicuramente è un’esperienza da fare, permette di fare nuove amicizie e, soprattutto, se si viaggia da soli, rende il tutto più piacevole.